Il naso
Tanto tempo fa, in un paese lontano lontano, viveva un naso…
Tanto tempo fa, in un paese lontano lontano, viveva un naso. Non era un naso particolarmente lungo, o particolarmente largo, o particolarmente corto, o particolarmente stretto: lo si sarebbe potuto dire un naso qualunque. Ciò che caratterizzava questo naso, che lo rendeva diverso da tutti gli altri nasi, era il fatto che questo naso non aveva una faccia a cui fosse attaccato: c'era il naso, e basta.
Ogni mattina, il naso si alzava dal letto, si soffiava, si pettinava i peletti, e andava al lavoro: lavorava per una grossa azienda, come addetto al controllo qualità dei deodoranti. Il suo lavoro consisteva in due parti. Per il reparto produzione, doveva controllare che i flaconi di deodorante corrispondessero al prodotto previsto: venivano prelevati campioni a caso dalla filiera, ed il suo compito consisteva nell'annusare le confezioni per assicurarsi che non ci fossero perdite, e di annusare qualche spruzzatina per verificare che il deodorante fosse quello giusto. Questa parte del lavoro non era particolarmente stimolante, ma era certamente la piú tollerabile.
Infatti, per il reparto di ricerca e sviluppo il naso doveva invece valutare l'efficacia del deodorante. Per svolgere questo compito, doveva quindi annusare ascelle: ascelle di maschi, ascelle di femmine; ascelle di giovani, ascelle di vecchi; ascelle prima dell'applicazione del deodorante, dopo l'applicazione del deodorante e —il momento piú temuto— ascelle sudate dopo attività fisica intensa, o semplicemente dopo parecchie ore da quando il deodorante era stato messo. E poi, per ogni ascella annusata, il naso doveva stendere un rapporto dettagliato sugli odori annusati prima e dopo, con e senza, secondo le circostanze e secondo il tempo dall'applicazione.
Il naso non era troppo contento del proprio lavoro. Qual era invece il suo lavoro ideale? Com'è facile immaginare, qualcosa che gli permettesse di passare il tempo ad annusare i piú bei profumi. E nonostante non amasse passare il tempo ad annusare ascelle, preferiva di gran lunga il suo lavoro attuale a quello che faceva prima: il controllo di qualità dei deodoranti per scarpe. Fidatevi dell'opinione del naso: passare il tempo ad annusare ascelle è meglio che passare il tempo ad annusare piedi e scarpe.
Il naso aveva la fortuna di lavorare per una grossa industria di sanitaria e cosmetica, che produceva di tutto: dai deodoranti per scarpe a quelle per il corpo, dalle creme per il corpo ai profumi. Ed il suo grande sogno era fare il passo successivo: venir promosso al controllo di qualità del reparto profumeria, come era già riuscito a fare venendo promosso al controllo qualità dei deodoranti.
Ogni sera, tornando a casa quando smontava dal lavoro, il naso prendeva l'occasione per passare attraverso il parco cittadino che si trovava vicino casa sua, per rilassarsi dal lavoro inspirando con gusto e sollievo gli odori della natura. La sua stagione preferita era la primavera, quando fioriscono gli alberi, e la brezza ne spande i profumi in lungo e in largo. La sua seconda stagione preferita era l'autunno, con i suoi profumi muscosi, di foglie secche e di terra bagnata. Al terzo posto si trovava l'inverno, con il profumo secco dell'aria pungente quando il vento portava sentore di neve.
La stagione che al naso piaceva di meno era l'estate, la stagione del caldo, dell'afa, dell'aria che ristagna, della gente che suda. L'estate gli ricordava troppo da vicino il suo lavoro, con l'unica grazia delle vacanze al mare, in posti lontani e poco frequentati, quelle rare spiagge dove il mare ancora pulito profuma di iodio.
La passeggiata nel parco ridava al naso vigore ed energia, che per lui erano essenziali per poter affrontare l'impegno con cui studiava nella speranza della promozione al sul lavoro dei sogni. Con grande impegno, tornato a casa, il naso studiava profumeria come solo un naso può fare: si procurava ogni campione di profumo su cui potesse mettere naso, e li studiava con cura. Ne memorizzava tipologia, composizione, durata, effetti. Studiava per capire quali fossero piú adatti per le serate eleganti, e quali per le serate romantiche; quali andassero meglio in primavera, e quali in autunno; quali da preferire con il caldo, e quali con il freddo.
👃︎