La leggenda di Koizumi
Qualche mese fa, nei pressi dei Quartieri Spagnoli in quel di Napoli, compravamo il nostro (primo?) set di Mahjong. Ieri, sfogliando il tumblr di Indizi dell'avvenuta catastrofe trovavo un link che suscitava la mia curiosità portandomi inevitabilmente alla lettura de La leggenda di Koizumi: un manga dove le tessere del famoso gioco prendono il posto delle più tradizionali arti marziali, e dove le sorti delle nazioni (e più avanti del mondo intero) sono decise attorno ad un tavolo di Mahjong.
Il manga ne ricalca altri più classicamente d'azione (tipo Dragon Ball) con smaccati (e riusciti) intenti parodistici, e sfrutta l'ambientazione contemporanea per non lesinare caustiche caricature satiriche dei principali leader mondiali: da un risibile Kim Jong-il ad un goffo e timido Bush jr sempre protetto da Papa Bush, da un cinico Putin ad un temibile Ratzinger (divenuto papa ovviamente vincendo a Mahjong tutti gli altri cardinali). Nelle migliori tradizioni fantapolitiche, non manca nemmeno il Quarto Reich, stavolta fondato sulla Luna, dove rivivono i presunti scomparsi campioni del Terzo (senza mostrare i segni dell'età avanzata che dovrebbero avere), i loro discendenti, e persino qualche loro ispiratore, come lo zombie Wagner.
Se satira e parodia sono i punti forti di questo manga, che non manca di suscitare qualche risata, è anche vero che l'umorismo è piuttosto settoriale ed a volte un po' tirato per i denti. Raccomandato a chi ama il grottesco ed il ridicolo, decisamente meno a chi preferisce materiale più ricco.