Georg
Ho sempre pensato che il momento in cui un autore dovesse sentire il bisogno o la necessità di spiegare una propria opera fosse il momento in cui l'autore ammettesse una sconfitta delle proprie capacità di autore. Conscio di questo, trovo comunque opportuno spendere due parole sull'unica cosa da me scritta ad essere finora ‘uscita’ da questo Wok: Georg, incluso ne L'ennesimo libro della fantascienza recentemente pubblicato da Barabba.
Il racconto è stato (giustamente) ‘stroncato dalla critica’: scrive infatti il Sig. N:
"Georg": premessa interessante e costruzione scorrevole (non facile con un tema astratto), ma manca di una conclusione che richiuda la narrazione. 4/10
Similmente, .mau. dedica a Georg il premio come Migliore Idea Sprecata. D'altra parte, io per primo non sono mai stato soddisfatto della chiusura del racconto, come suggerito da un commento nascosto del testo stesso, pur non trovandone una migliore.
Vista l'unanimità del giudizio (negativo) della critica e dell'autore, sarebbe superfluo dilungarsi su un commento all'opera; d'altra parte, visto l'argomento astratto e possibilmente non familiare al lettore, ho pensato che potesse essere comodo offrire un paio di importanti chiavi di lettura per chi fosse interessato.
Spoiler Alert!
Innanzi tutto, il titolo: Georg è un ovvio riferimento a Georg Cantor, uno dei primi ad aver indagato il concetto di infinito, giungendo alla scoperta paradossale dell'esistenza di infiniti di ‘dimensioni’ diverse.
È proprio in riferimento a questi che il Georg protagonista del racconto vuole superare l'infinità numerabile (l'infinito più ‘piccolo’) delle pagine dell'eponimo oggetto de Il libro di sabbia di Borges: e se l'infinito di ordine superiore più conosciuto è quello dei numeri reali (razionali ed irrazionali, tra cui anche gli infiniti numeri trascendenti) l'obiettivo di Georg è di andare oltre, producendo un'opera per ciascuno dei numeri surreali; il Vuoto incipit prima opera di Georg, e la caratteristica delle opere successive di essere una ‘generazione’ successiva alla precedente, è un riferimento al processo di costruzione dei numeri surreali, che comincia con lo zero, per costruire da qui tutti i numeri in ‘generazioni’ successive, con le nuove generazioni ottenute combinato opportunamente i numeri di quelle precedenti.
Infine, cosa è Georg, in definiva? È ‘qualcosa’ che ‘consuma’ opere in lettura e produce (altre) opere in uscita, nuove opere in cui talvolta si può riconoscere la fonte originale; l'idea è simile a quella dei generatori di testi casuali secondo catene di Markov, programmi molto semplici che ‘imparano’ da uno o più testi calcolando la probabilità che ad una serie di lettere ne segua un'altra.
Astratto questo principio ad un livello più complesso, ed implementandolo direttamente in hardware, si finirebbe con l'ottenere (come spiegato in un altro commento nascosto del racconto stesso) un Generatore Elettronico di Opere Riproducibili Grammaticalmente.